La dichiarazione di Pietro De Maria contro lo sfruttamento del lavoro minorile:
“Chi sfrutta il lavoro dei minori e dei bambini è un ladro, è un ladro della peggior specie. Non solo rubano l’infanzia questi signori, ma rubano il tempo. L’infanzia è un periodo fondamentale per la crescita dell’individuo attraverso il gioco. Chi sfrutta il lavoro minorile ruba l’infanzia e quindi ruba la possibilità di giocare.
Attraverso la musica noi entriamo in contatto con le nostre emozioni più profonde e quindi impariamo ad ascoltare noi stessi e conseguentemente ad ascoltare anche gli altri. Ogni volta che faccio l’esperienza della musica da camera, cioè del suonare assieme ad altre persone, sperimento quanti discorsi differenti possano coesistere formando una superiore armonia.
La musica può fare molto contro lo sfruttamento del lavoro minorile, basti pensare a quello che ha fatto A. Abreu in Venezuela e anche la scuola di musica di Fiesole ha iniziato un progetto simile. Grazie alla musica sono stati salvati molti ragazzi dal crimine e dalla vita di strada. Sono stati reintegrati nella società ed è stato dato loro uno strumento fondamentale per la crescita e per l’arricchimento.
La musica è libertà di espressione ed è anche affrancamento in questo caso dalla schiavitù del lavoro minorile.”